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Recaller 2.0 Test ti aiuta a capire se stai consumando in eccesso specifici alimenti misurando l’infiammazione del tuo organismo e interpretando l’eventuale presenza di mutazioni al gene TNFSF13B legate allo sviluppo di infiammazione correlata al cibo.
I medici e gli specialisti di GEK Lab, esperti di medicina di precisione, sulla base dei risultati ti suggeriranno un percorso personalizzato di tipo nutrizionale e integrativo.
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Cosa ottengo dal mio Recaller 2.0 Test
- Una diagnosi medica basata sulla interpretazione dei dati di laboratorio
- La misurazione dei tuoi livelli infiammatori (BAFF e PAF), correlati anche con la quotidianità alimentare (infiammazione da alimenti) .
- L’identificazione del Profilo Alimentare Personale che consente la personalizzazione nutrizionale tramite una dieta di rotazione dei Grandi Gruppi Alimentari
- La valutazione di eventuali polimorfismi genetici che caratterizzano una maggiore suscettibilità personale allo sviluppo di patologie autoimmuni.
- 6 mesi di accesso gratuito al servizio MyGEK Lab, servizio di consulenza scientifica che mette a disposizione una raccolta di domande frequenti e un contatto diretto con un team di nutrizionisti
- Consigli integrativi personalizzati: quali sono i proncipi attivi utili per contrastare i tuoi livelli di ossidazione riscontrati dal test


Domande frequenti
Nessun alimento, preso singolarmente, è il diretto responsabile di un’infiammazione legata all’alimentazione. Piuttosto, è il modo in cui consumiamo determinate categorie di alimenti che può causare o sostenere lo sviluppo di specifici disturbi. Comprendere il proprio profilo alimentare individuale rappresenta il primo passo fondamentale per riacquistare il benessere e la salute.
Negli anni, la terminologia “intolleranza” è stata utilizzata in modo improprio per riferirsi a test che prescrivono l’eliminazione temporanea o permanente di singoli alimenti. Tuttavia, è noto che l’eliminazione totale di specifici alimenti o intere categorie alimentari, in assenza di specifiche condizioni mediche ben documentate (come celiachia o allergie IgE mediate), sia inutile e potenzialmente dannosa. Con il termine intolleranze alimentari, la scienza si riferisce esclusivamente all’intolleranza al glutine di tipo celiaco, per la quale è necessaria l’eliminazione definitiva di alimenti contenenti glutine, e alle intolleranze enzimatiche al lattosio o ad altri zuccheri, causate dalla mancanza di specifici enzimi necessari per il corretto metabolismo del tipo di zucchero ingerito. In realtà, esiste una condizione legata a una risposta infiammatoria al cibo, causata da un consumo eccessivo o ripetuto di specifiche categorie alimentari, che può determinare l’insorgenza e/o il mantenimento di determinati disturbi. Nel caso di un’infiammazione alimentare, il percorso verso il benessere consiste in una semplice modulazione e rotazione di specifiche categorie alimentari, senza ricorrere a eliminazioni inutili.
Le allergie alimentari e l’infiammazione da cibo sono due tipi di reazioni immunologiche completamente diverse, mediate da componenti e cellule distinti del sistema immunitario. Le allergie alimentari sono mediate da anticorpi chiamati immunoglobuline E (IgE) e si manifestano pochi minuti dopo il contatto con una specifica sostanza; anche tracce minime possono causare reazioni immunologiche sproporzionate, come lo shock anafilattico. Al contrario, l’infiammazione da cibo è mediata da un’altra classe di anticorpi, le immunoglobuline G (IgG). Questi anticorpi hanno una funzione protettiva contro le reazioni anafilattiche e sono gli stessi che vengono prodotti durante lo svezzamento, in seguito ai primi contatti alimentari. Tuttavia, quando si ingeriscono eccessive quantità di specifici alimenti, la quantità di cibo e la concentrazione di anticorpi IgG possono determinare se si tratta di un semplice “riconoscimento” alimentare o di una vera e propria risposta infiammatoria da cibo, con l’attivazione e il rilascio di mediatori infiammatori e l’apparizione di sintomi o disturbi. L’infiammazione da cibo si verifica quando si consumano eccessive quantità di specifiche categorie alimentari. A differenza delle allergie IgE mediate, la risposta infiammatoria da cibo può manifestarsi anche dopo alcune ore o giorni dal pasto. I sintomi più comuni possono includere mal di testa, stanchezza, disturbi gastrointestinali come gonfiore addominale, flatulenza, diarrea, eczemi e rash cutanei, tra gli altri.



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