Fibromialgia
Affronta l’infiammazione per contrastare i sintomi
Soffri di dolore muscolare, stanchezza e sensibilità diffusa? La fibromialgia è una malattia complessa, ma agire sull’infiammazione cronica “di basso grado” può migliorare sensibilmente sintomi e qualità di vita.

- Malattia cronica caratterizzata da dolori muscolari diffusi, affaticamento, disturbi del sonno, rigidità mattutina, difficoltà cognitive
- Varia molto da persona a persona: intensità, distribuzione del dolore e associazioni con altri sintomi cambiano
- ad altre condizioni (artriti, disturbi muscoloscheletrici, sindromi da stanchezza cronica, ecc.)
- Infiammazione silente: infiammazioni croniche che alterano la percezione del dolore e la risposta del sistema nervoso.
- Squilibri metabolici: eccesso di zuccheri e alterazioni del metabolismo peggiorano la sensibilità muscolare e articolare.
- Attivazione immunitaria anomala: infezioni pregresse o reazioni alimentari possono mantenere uno stato infiammatorio costante.
- Stress e disturbi del sonno: riducono la capacità dell’organismo di recuperare e amplificano il dolore.
Intervieni sull’infiammaizone con PerMé Medical Program

Test semplice, risultati chiari
- Il livello dello stato infiammatorio dell’organismo correlato agli alimenti (BAFF e PAF). Studi recenti hanno dimostrato una correlazione tra lo stato infiammatorio alimentare e l’intensità del dolore mialgico.
- L’esposizione eccessiva dell’organismo a specifiche classi di alimenti (IgG), per individuare quali cibi regolamentare nella dieta
- Lo stato infiammatorio correlato agli zuccheri (Metilgliossale)
- I danni precoci da zuccheri (Albumina Glicata)
- Se stai consumando un eccesso di zuccheri e di determinate classi di alimenti
- Se questo eccesso è responsabile di uno stato infiammatorio latente
- Come e di quanto limitare gli zuccheri e ruotare in modo controllato gli alimenti che causano infiammazione latente nell’arco della tua settimana
- Riduzione dei dolori muscolari diffusi
- Miglioramento di energia, vitalità, resistenza alla fatica
- Miglior qualità del sonno
- Diminuzione dell’infiammazione sistemica
- Migliore equilibrio metabolico, immunitario e ormonale
- Se lo stato infiammatorio latente può essere legato anche ad altri sintomi (difficoltà a perdere peso, mal di testa ricorrenti)
- Se sei predisposto geneticamente a malattie autoimmuni e a diabete, obesità, steatosi epatica







Come funziona praticamente?
Compila il modulo e riceverai comodamente a casa il tuo kit personale, con tutto l’occorrente per effettuare il test.
Il kit contiene una guida chiara e illustrata. Il prelievo è semplice, rapido e non invasivo: bastano pochi minuti.
Nella confezione troverai una busta preaffrancata per il ritiro gratuito del campione. Pensiamo a tutto noi.
In circa 7 giorni riceverai via mail un referto medico completo che evidenzia le classi di alimenti che contribuiscono all’infiammazione. Insieme al referto riceverai anche consigli alimentari personalizzati per migliorare la tua dieta e intervenire sui sintomi.

Domande frequenti
Sì. Il test è stato sviluppato da GEK Lab e viene eseguito nel proprio laboratorio, ed è basato su marcatori innovativi e clinicamente validati, selezionati a partire dalle più recenti evidenze scientifiche.
Il test non si limita a rilevare anticorpi generici, ma misura la risposta infiammatoria individuale a specifici gruppi alimentari, fornendo un’analisi molto più accurata e utile per chi soffre di disturbi cronici come la colite.
Recaller Medical Program è attualmente utilizzato da medici e nutrizionisti in tutta Italia per personalizzare le terapie alimentari con un approccio scientifico, sicuro e validato.
No, non è necessaria la prescrizione medica.
Il test può essere ordinato direttamente online e verrà spedito comodamente a casa tua, insieme a tutte le istruzioni per effettuare il prelievo in modo semplice e sicuro.
Tuttavia, se sei seguito da un medico o da un nutrizionista, puoi condividere i risultati del test con lui per integrare i dati nel tuo percorso terapeutico.
Il referto è chiaro, dettagliato e pensato anche per l’uso clinico.
Sì. Anche se non si tratta di un’infiammazione acuta, molti pazienti mostrano un’infiammazione “silente”, che contribuisce al dolore cronico e alla stanchezza. Alcuni alimenti possono amplificare l’infiammazione e la risposta immunitaria. Identificare quelli che creano problemi e correggere l’alimentazione riduce i sintomi in modo significativo.
No: è complementare. Agisce sulle cause biologiche di fondo (infiammazione, glicazione, squilibri immunitari) e può potenziare l’efficacia delle terapie prescritte dal reumatologo o dal medico curante.