Reflusso, come uscirne

Come possiamo intervenire sulle cause infiammatorie del reflusso?

Punti chiave:

  1. Quando il reflusso diventa cronico: il reflusso è un disturbo che spesso viene sottovalutato, ma quando diventa cronico può trasformarsi in una vera e propria condizione infiammatoria difficile da gestire. È il caso di Marta, una donna di 35 anni che da più di un anno conviveva con bruciore di stomaco, acidità e tosse persistente. Lo stress non l’aiutava, ma non era l’unico fattore responsabile dei suoi sintomi.
  2. La diagnosi: durante la prima visita abbiamo deciso di utilizzare un PerMé Medical Program e di eseguire i test per valutare il suo stato infiammatorio. I risultati hanno mostrato una forte infiammazione legata sia all’assunzione cronica di alcuni alimenti, sia all’eccessiva presenza di zuccheri e sostanze con un comportamento infiammatorio simile. Marta assumeva ogni giorno biscotti a colazione, centrifughe e succhi nel pomeriggio, cioccolato e concentrato di pomodoro. Questa combinazione, aggravata da una infiammazione legata al gruppo di alimenti contenenti nickel, contribuiva a mantenere attiva una condizione infiammatoria che alimentava il reflusso.
  3. L’intervento alimentare personalizzato: l’obiettivo non era eliminare gli alimenti “incriminati”, ma imparare a gestirli correttamente. Abbiamo quindi impostato una dieta di rotazione calibrata sulle sue reali reazioni infiammatorie. Il pomodoro è stato reinserito solo in determinati giorni della settimana, insieme a una piccola quantità di cioccolato, mentre dolci, miele e confetture sono stati limitati a una o due occasioni settimanali. Inoltre, abbiamo corretto alcune abitudini che peggioravano il quadro digestivo, come l’uso di chewing gum e la tendenza ad andare a letto subito dopo cena.
  4. I risultati dopo 20 giorni: dopo appena venti giorni, Marta ha notato un netto miglioramento dei sintomi. La tosse era scomparsa, il bruciore dopo i pasti si era ridotto e riusciva finalmente a tollerare alimenti prima “critici”, come il pomodoro o il caffè. I momenti più difficili, ovvero quelli subito dopo pranzo e dopo cena, si erano attenuati già entro la prima settimana di percorso, segno che l’intervento stava agendo sulla causa del disturbo.
  5. Il principio alla base del miglioramento: il caso di Marta mostra come il reflusso cronico non si risolva semplicemente eliminando certi alimenti, ma comprendendo quali processi infiammatori si attivano nel singolo individuo. Grazie al PerMé Medical Program è possibile misurare lo stato infiammatorio da alimenti e zuccheri e costruire una strategia alimentare personalizzata. In questo modo si agisce sulle cause reali del problema, restituendo equilibrio e benessere all’apparato digerente.

Se vuoi saperne di più sul ruolo dell’infiammazione da alimenti sul reflusso leggi la nostra scheda.