Glyco Test ti aiuta a capire se stai consumando in eccesso zuccheri misurando l’infiammazione del tuo organismo e interpretando l’eventuale predisposizione genetica allo sviluppo di diabete, obesità e steatosi epatica. I medici e gli specialisti di GEK Lab, esperti di medicina di precisione, valuteranno il tuo livello di glicazione e suggeriranno un percorso alimentare e integrativo adatto alle tue esigenze.
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Cosa ottengo dal mio Glyco Test
- Una diagnosi medica basata sulla interpretazione dei dati di laboratorio
- La misurazione dei tuoi livelli di glicazione e di infiammazione da zuccheri attraverso l’analisi di due molecole: albumina glicata e metilgliossale, che evidenziano anche gli effetti potenzialmente dannosi di tutti i tipi di zuccheri e polioli (come fruttosio, glucosio, maltosio, sorbitolo, galattosio e altri) e dell’alcol.
- La valutazione di eventuali polimorfismi genetici che caratterizzano una maggiore suscettibilità personale allo sviluppo di diabete, obesità e steatosi epatica.
- 6 mesi di accesso gratuito al servizio MyGEK Lab, servizio di consulenza scientifica che mette a disposizione una raccolta di domande frequenti e un contatto diretto con un team di nutrizionisti
- Consigli integrativi personalizzati: quali sono i proncipi attivi utili per contrastare i tuoi livelli di ossidazione riscontrati dal test
Il Test Glyco interviene sui seguenti aspetti
Domande frequenti
L’infiammazione da zuccheri è una condizione infiammatoria alimentata da un’assunzione individualmente eccessiva di zuccheri e sostanze che si comportano in modo analogo come dolcificanti, fruttosio, alcol. Queste sostanze hanno la capacità di legarsi alle proteine o altre molecole circolanti nell’organismo, alterandone struttura e funzione attraverso un processo noto come glicazione. La glicazione porta all’aumento dei valori di albumina glicata e alla produzione di metilgliossale, un radicale libero in grado di ossidare i tessuti corporei. Entrambi i marcatori vengono misurati dal nostro test per definire il danno precoce da zucchero.
I sintomi e le patologie correlati ad una infiammazione da zuccheri sono orticaria, pruriti, mal di testa cronici, difficoltà nella perdita di peso, incremento della resistenza insulinica, cistiti, candidosi ricorrenti, afte, declino cognitivo, fegato grasso, diabete, obesità.
Nonostante i valori di glicemia e i valori di emoglobina glicata siano importanti, purtroppo non sono in grado di valutare in modo precoce i danni da zuccheri, in quanto vengono alterati solo in presenza di glucosio e solo dopo che quest’ultimo si è alterato per un periodo di tempo considerevole. Molecole differenti (fruttosio, alcol, dolcificanti tra cui sorbitolo, xilitolo o sucralosio) nonostante abbiano un effetto metabolico identico allo zucchero, richiedono dei marcatori differenti per essere “letti”. Metilgliossale e Albumina glicata invece, captano in modo preciso tutte le sostanze citate e permettono quindi una lettura effettiva del livello di glicazione, ovvero delle modifiche indotte da zuccheri e affini.
Il Glyco Test permette di valutare in modo completo i danni da zucchero presenti nel corpo grazie ai due marcatori Albumina glicata e Metilgliossale. Queste molecole infatti, a differenza di emoglobina glicata e glicemia, sono in grado di rilevare anche sostanze differenti dal glucosio, ma che hanno lo stesso effetto deleterio sull’organismo se assunte in modo individualmente eccessivo. Fruttosio, (anche quello contenuto naturalmente nella frutta), alcolici, e dolcificanti sono in grado di incrementare i livelli di glicazione, potenziale causa didisturbi e patologie anche gravi. Il Glyco Test consente quindi di prevenire ma anche di agire in modo incisivo sull’infiammazione zucchero-correlata, migliorando il benessere individuale.
No. I dolcificanti (xilitolo, sorbitolo, mannitolo, sucralosio, eritritolo e altri) nonostante siano acalorici, portano ad un incremento importante dei valori di Metilgliossale, una sostanza altamente ossidante in grado di modificare in modo anche irreversibile i tessuti dell’organismo, causando seri danni. Il Metilgliossale infatti, non solo è legato ad una maggiore incidenza di morte per tutte le cause, ma anche a declino cognitivo, cali di attenzione, cefalee, rash cutanei e riduzione della performance.
L’assunzione di zuccheri è stata riconosciuta come una dipendenza a tutti gli effetti, equiparabile alla dipendenza da alcol e tabacco. Il Glyco Test consente di misurare in modo preciso i danni da zucchero e da sostanze che si comportano in modo analogo, così da modulare la loro assunzione in modo personalizzato durante la settimana. Nel referto del Glyco Test gli zuccheri non vengono mai eliminati del tutto, ma inseriti in modo preciso durante la settimana con l’aiuto di menù personalizzati. Questi consentono da un lato di ridurre la continua ricerca degli zuccheri e dall’altro di modulare i loro effetti deleteri nell’organismo, evitando inutili diete restrittive ingestibili dal punto di vista fisico e psicologico nel medio-lungo periodo.
Il diabete, la steatosi epatica e l’obesità sono le patologie croniche e degenerative più presenti e con maggiori effetti negativi del ventunesimo secolo. Comprendere in anticipo l’eventuale presenza di una predisposizione genetica permette di agire in modo preventivo sul loro sviluppo tramite strategie alimentari mirate e congrue alle proprie caratteristiche sia metaboliche che genetiche. Nonostante il corredo genetico non possa essere modificato infatti, i fattori ambientali consentono di intervenire sull’epigenetica, cioè sull’espressione di tali geni. L’alimentazione è uno dei fattori ambientali di maggiore rilevanza e il Glyco Test aiuta ad impostare un piano alimentare in modo adeguato e personalizzato.
In presenza di diabete in famiglia la propensione a sviluppare tale patologia è di per sé maggiore. Per questo motivo è utile agire in anticipo tramite marcatori innovativi che misurano i danni da zucchero non rilevati dai marcatori classici, come glicemia ed emoglobina glicata. Albumina glicata e Metilgliossale sono invece molecole infiammatorie correlate ai danni da zucchero e rilevano anche molecole differenti dal glucosio. Il Glyco Test quindi consente di far emergere dismetabolismi zuccherini anche se i valori classici risultano essere ancora nella norma. Inoltre il Glyco Test valuta la predisposizione genetica allo sviluppo di diabete tramite analisi del DNA.
La caduta o perdita dei capelli è in parte fisiologica. Quando è eccessiva, però, diventa il sintomo di un disagio sistemico.
Le cause più comuni sono di origine ormonale, nutrizionale (il capello risponde rapidamente alla carenza di alcuni nutrienti) e/o infiammatoria. E’ importante sapere che nutrizione e stile di vita hanno un ruolo fondante nel trattamento, così come nella prevenzione e nella gestione di questo sintomo. Studi hanno evidenziato una correlazione tra perdita di capelli e glicazione, suggerendo che chi mostra una significativa perdita di capelli tende a consumare il doppio di zuccheri rispetto a chi non manifesta questo sintomo. L’esecuzione del Glyco Test permette quindi di rilevare il danno precoce da zuccheri eventualmente presente nell’organismo e, tramite una dieta personalizzata, permette di recuperare del benessere del cuoio capelluto.
Quando sono presenti cali di attenzione, concentrazione o memoria è importante capire se durante la giornata l’energia che si introduce, a partire dalla prima colazione, sia corretta. Un test come il Glyco Test permette di indagare l’infiammazione da zuccheri e definire, se presenti, picchi glicemici repentini, potenzialmente dannosi e responsabili di cali di energia e di attenzione anche nei più piccoli. Un attento monitoraggio nella costruzione dei pasti, il controllo nell’assunzione di zuccheri semplici e/o di sostanze metabolicamente simili allo zucchero può risultare decisivo per migliorare l’attenzione, le energie e il rendimento scolastico o in ambito professionale.
Il diabete di tipo 2 è una condizione cronica che implica un’insufficiente risposta del corpo all’insulina o una produzione insufficiente di insulina. E’ possibile gestire e controllare efficacemente la malattia attraverso una combinazione di modifiche dello stile di vita e, in alcuni casi, di farmaci. Le modifiche dello stile di vita includono una alimentazione sana, attività fisica regolare e il mantenimento di un peso corporeo adeguato. Questi fattori possono migliorare la sensibilità all’insulina e contribuire al controllo del glucosio nel sangue. In alcuni casi, il monitoraggio e il trattamento adeguato possono portare a una remissione del diabete di tipo 2, in cui i livelli di zucchero nel sangue tornano alla normalità senza la necessità di farmaci. L’utilizzo del Glyco Test è indispensabile per monitorare nel tempo gli effetti della dieta. Attraverso una alimentazione personalizzata, bilanciando correttamente i pasti, si mantiene un equilibrio tra il benessere generale e la possibilità di concedersi qualche sano e sfizioso dolce occasionale.
Diversi studi scientifici hanno suggerito che un’elevata assunzione di zuccheri, in particolare zuccheri semplici e carboidrati raffinati, può essere associata a problemi di fertilità sia negli uomini che nelle donne. Negli uomini, l’eccesso di zuccheri può influire sulla qualità del seme e sulla funzione riproduttiva: alcuni studi hanno suggerito che una dieta ricca di zuccheri può essere associata a una ridotta motilità degli spermatozoi.Nelle donne, l’eccesso di zuccheri può contribuire all’insulino-resistenza e alla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), entrambe condizioni legate a problemi di fertilità. Una alimentazione personalizzata definita attraverso la misurazione di marcatori innovativi presenti nel Glyco Test permette di individuare possibili danni precoci da zucchero e intervenire affinché si agisca sulla riduzione dell’infiammazione legata agli zuccheri mantenendo una alimentazione sana, varia e consapevole.
Diverse ricerche hanno evidenziato una connessione tra il declino cognitivo e la glicazione. In particolare l’accumulo di metilgliossale indica la presenza di uno stress ossidativo in atto, che puo’ determinare anche alterazioni neuronali. La valutazione dei livelli di glicazione individuali, ossia la quantità di zuccheri o carboidrati consumati in eccesso rispetto ai bisogni, può fornire informazioni sul possibile declino cognitivo. La relazione tra alimentazione, glicazione e malattie neurodegenerative è stata sottolineata negli ultimi anni, confermando il ruolo degli zuccheri come un fattore che predispone alla comparsa e all’evoluzione di malattie neurogenerative incluso l’Alzheimer. La presenza di elevati livelli di metilgliossale, misurabile tramite il Glyco Test, è considerata un segnale preliminare che potrebbe facilitare il deposito di amiloide e, dunque, un segnale precoce di declino cognitivo.
Un alto consumo di zucchero nella dieta può contribuire all’aumento del colesterolo, in particolare del colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità), comunemente noto come “colesterolo cattivo”. Ci sono diversi modi in cui il consumo eccessivo di zuccheri può influire sui livelli di colesterolo:
- Aumento dei trigliceridi: i trigliceridi sono una forma di grasso, e livelli elevati possono contribuire all’aumento del colesterolo LDL.
- Insulino-resistenza: può innescare un aumento della produzione di colesterolo da parte del fegato.
- Aumento del peso corporeo: a sua volta può influenzare negativamente i livelli di colesterolo.
- Promozione dell’infiammazione: L’eccesso di zuccheri può contribuire all’infiammazione, che è collegata al processo di aterosclerosi, la formazione di placche nelle arterie che può influenzare i livelli di colesterolo.
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